Trigesimo di Bartolo Servillo

Dedico un ultimo gentile e rispettoso saluto

“Era il primo convegno sul Parkinson a cui partecipavo. Ricordo che era una tiepida giornata di settembre del 2016. Mi affacciai nella sala e fui colpita da quante persone fossero presenti. Sentì una grande energia che proveniva dalle persone sedute in prima fila e i relatori. Mi feci coraggio e cercai di andare avanti, per guardare tutti più da vicino. Notai subito il caro Bartolo, vestito con impeccabile eleganza, nel suo completo giacca e cravatta. Seguiva con attenzione, annuendo con la testa e muovendo delicatamente le braccia, come un direttore d’orchestra. Comunicava con entusiasmo la forza che aveva dentro e cercava di trasmettere le sue competenze alla neo nata Associazione Parkinson Parthenope, che lui stesso aveva fondato circa un anno prima. Ho avuto l’onore di conoscerlo in occasione della Prima Festa dell’Associazione nel gennaio del 2017; si rivolse a me, guardandomi con tenerezza con i suoi occhi azzurri, ed accogliendomi come un padre, mi incoraggiò a credere di più nelle mie capacità e “studiare da Presidente”. Negli ultimi anni, anche se non riusciva più a dominare la malattia, come avrebbe voluto, non ha mai smesso di dare i suoi consigli.”

In nome di tutta l’Associazione Parkinson Parthenope
rivolgo la mia preghiera affinchè possa riposare in pace.

Marina Agrillo

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