I primi passi di Parkinson Parthenope

Il Convegno di sabato 17 settembre  “PerKorsi – Le strade del Parkinson – I primi passi di Parkinson Parthenope” secondo un giudizio ormai unanime, è stato un vero successo. Un successo che è il meritato risultato di un eccellente lavoro di squadra, una squadra coesa, formata da persone competenti, generose e felici di esserci. Questa è stata ‘la marcia in più’ che ci ha consentito di superare gli inevitabili imprevisti dell’ ultimo minuto e ci ha regalato una visibilità impensabile a meno di un anno dalla costituzione dell’ associazione Parkinson Parthenope.

E io voglio ringraziarvi tutti: grazie a tutto il team operativo organizzato in modo esperto da Ciro e Valentina Servillo e da Liana Di Napoli.

Grazie ai medici, Alessandro Tessitore e Pasquale Esposito, e a tutte le figure professionali della Tavola Rotonda, Anna Carotenuto, Stefania Castiglioni, Luca Agozzino, Antonella Fusco e Francesca Menna, che con competenza ed esposizione chiara hanno risposto alle numerose domande di pazienti e caregiver.

Grazie al giornalista Antonio Mocciola che ha saputo condurre con vivacità e professionalità tutto il Convegno per concludere poi come apprezzato moderatore della Tavola Rotonda.

Grazie a tutti gli amici, Stefania Castiglioni, Stefania Vitelli, Bianca Miniero, Ginetta Caiazzo che hanno collaborato nell’ombra, offrendo un contributo significativo.

Grazie al Comitato Scientifico, Daria Dinacci, Valentino Manzo e Pasquale Esposito, medici disposti a mettersi in discussione e a donare competenze professionali e tempo, un grazie speciale al coordinatore del C.S., il giovanissimo Alessandro Tessitore, che, dotato di una naturale predisposizione per rapporti empatici, sa ascoltare e coinvolgere i suoi pazienti.

Grazie agli amici del Consiglio Direttivo, Amalia Santoriello, Francesco Cesarano, vicepresidente, che insieme a Bartolo Servillo, nostro Tesoriere e vero motore dell’associazione, appartengono al gruppo dei soci fondatori, grazie anche alla Consigliera, Anna Vitulano, nostra segretaria
e grazie infine ai Consiglieri, miei compagni di liceo, Lucio Nitsch e Silvana Saiello, che hanno creduto nel progetto dell’associazione ed hanno accettato di affiancare ai loro impegni accademici, la collaborazione con Parkinson Parthenope.

Voglio ringraziare anche il giornalista, Marco Caiazzo, che ha sopportato per una intera mattinata, che io nelle presentazioni dessi più importanza al mio orgoglio di sua ex insegnante, che non alle sue competenze professionali: grazie Marco per l’attenzione con cui stai curando la rassegna stampa e per la tua affettuosa disponibilità.

Un ringraziamento a Francesco Massaro, Giovanna Menicatti e Silvia Rezzaghi di Parkinson Italia, che non hanno risparmiato parole di apprezzamento per l’organizzazione del Convegno, per la cura dei particolari e per il successo registrato da tutta la squadra di Parkinson Parthenope; ringrazio Silvia e Giovanna anche per le espressioni di ammirazione che hanno avuto per la nostra amata città e per le sue bellezze.

Grazie al Sindaco De Magistris, che ha mantenuto la sua promessa ed è venuto a salutarci nella prestigiosa location, l’ Antisala dei Baroni al Maschio Angioino, che lo stesso Comune di Napoli, a titolo gratuito, ci ha messo a disposizione. La presenza del ,Sindaco, che testimonia la fiducia delle istituzioni nel volontariato e riconosce valore al nostro progetto a favore delle persone con Parkinson, ha avuto anche il pregio di far accendere più facilmente i riflettori sul nostro evento

Vorrei chiudere con un ringraziamento, infine, per le persone che così numerose. hanno risposto al nostro invito: persone con Parkinson, senza Parkinson, con familiari, con amici, semplici simpatizzanti, tutti molto interessati, a volte con domande semplici, ma sempre attinenti, .e a volte con domande, ben argomentate, che rivelavano letture scientifiche, a volte con domande da cui trapelava l’ansia per la salute propria o di un familiare, a volte domande dettate da curiosità professionale.

E l’ultimo grazie, proprio l’ultimo, ma non meno importante, va ai donatori che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto economicamente

Filippa Santoro

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